Stazione di Inanellamento a Scopo Scientifico "Marixe", Albenga (SV)
L’inanellamento a scopo scientifico ha come obiettivo lo studio dei diversi aspetti della biologia ed ecologia degli uccelli, ad esempio rotte e periodi migratori, consistenza ed evoluzione delle popolazioni, condizione fisica delle varie specie, in particolare dei migratori. Tutti questi dati vengono analizzati sul lungo periodo anche in studi sui cambiamenti climatici, utilizzando gli uccelli come indicatori dei mutamenti ambientali.
In località “Regione Marixe” dal 2005 è attiva la Stazione di
inanellamento omonima situata nel Comune
di Albenga (SV) ad una quota vicina ai
100 m s.l.m. e a circa 7 Km di distanza in linea d’aria dal mare.
La vegetazione, tipicamente mediterranea, è caratterizzata sia
dalla macchia a erica, corbezzolo, pino marittimo e roverella, sia da un bosco
misto a roverella, pino marittimo e robinia.
Veduta di Marixe
L'attività di inanellamento ha avuto inizio nel 2005 a livello
esplorativo ed è proseguita nel decennio successivo in maniera più
standardizzata occupandosi di monitorare la migrazione autunnale e lo
svernamento.
Veduta di Marixe
In totale sono stati marcati 13250 animali appartenenti a 76 specie differenti. (Dati aggiornati al primo semestre 2018 compreso).
Dal 2015 la stazione ha aderito al progetto Ispra MonITRing. Questo Progetto si prefigge di monitorare la situazione dell'avifauna in Italia tramite le stazioni di inanellamento effettuando uscite coordinate una volta per decade nell’intero ciclo annuale. Presso la Stazione di Marixe si amplia così il periodo dell’anno nel quale venivano effettuate le catture, interessando anche i periodi riproduttivo e della migrazione primaverile.
Veduta di Marixe
In totale sono stati marcati 13250 animali appartenenti a 76 specie differenti. (Dati aggiornati al primo semestre 2018 compreso).
Dal 2015 la stazione ha aderito al progetto Ispra MonITRing. Questo Progetto si prefigge di monitorare la situazione dell'avifauna in Italia tramite le stazioni di inanellamento effettuando uscite coordinate una volta per decade nell’intero ciclo annuale. Presso la Stazione di Marixe si amplia così il periodo dell’anno nel quale venivano effettuate le catture, interessando anche i periodi riproduttivo e della migrazione primaverile.
In questi anni di attività le specie più catturate sono state la
Capinera (Sylvia atricapilla) 3851, il
Pettirosso (Erithacus rubecula) 3146 e l’
Occhiocotto (Sylvia melanocephala) 866 ma sono state inanellate anche specie rare
per la regione Liguria come il Luì forestiero (Phylloscopus inornatus) nell’ottobre
2013, che rappresenta il primo individuo della specie segnalato per la Liguria,
Codibugnolo testa bianca (Aegithalos caudatus caudatus), sottospecie nordica
raramente osservata nella nostra regione, ibrido Rondine X Balestruccio (Hirundo
rustica X Delicon urbica). Altre catture invece sono interessanti in quanto
relative a specie poco inanellate a livello nazionale: Ghiandaia marina (Coracias
garrulus),
Luì siberiano (Phylloscopus tristis) e Passero solitario (Monticola
solitaria).
Un ulteriore aspetto interessante riguarda le ricatture locali di animali inanellati altrove, che consentono di delineare le rotte migratorie ed i movimenti invernali degli uccelli che frequentano la zona. Le aree di provenienza degli individui ricatturati sono distribuite su un ampio fronte geografico in Europa: Inghilterra, Belgio, Finlandia, Norvegia, Slovenia, Germania, Danimarca e Svizzera oltre alla vicina Francia. Al contrario, animali inanellati per la prima volta alla Stazione di Marixe sono stati successivamente rinvenuti in Repubblica Ceca e Spagna oltre che in Italia nelle province di Treviso e Alessandria; interessanti anche le ricatture a livello regionale vicino a Ventimiglia che evidenziano l’entità dei movimenti degli uccelli che transitano o sostano nell’area.
Passero solitario (Monticola
solitaria)
Grazie al numero relativamente elevato di sessioni di inanellamento effettuate ha consentito negli anni di accumulare un gran numero di dati di autoricatture, ovvero animali catturati presso la Stazione e successivamente ripresi una o più volte sempre nello stesso sito, anche a distanza di anni. Questi dati sono essenziali al fine di valutare la fedeltà al sito e stimare la sopravvivenza nelle differenti specie.
Attualmente sono in corso progetti di studio sulle strategie di muta dell'Occhiocotto (Sylvia melanocephala) e sullo svernamento dell'Usignolo del Giappone (Leiothrix lutea), specie esotica che si è naturalizzata soprattutto nel levante ligure.
Grazie al numero relativamente elevato di sessioni di inanellamento effettuate ha consentito negli anni di accumulare un gran numero di dati di autoricatture, ovvero animali catturati presso la Stazione e successivamente ripresi una o più volte sempre nello stesso sito, anche a distanza di anni. Questi dati sono essenziali al fine di valutare la fedeltà al sito e stimare la sopravvivenza nelle differenti specie.
Attualmente sono in corso progetti di studio sulle strategie di muta dell'Occhiocotto (Sylvia melanocephala) e sullo svernamento dell'Usignolo del Giappone (Leiothrix lutea), specie esotica che si è naturalizzata soprattutto nel levante ligure.